La sindrome delle gambe senza riposo, nota anche con il nome di sindrome di Wittmaack-Ekbom, è un disturbo neurologico del sonno caratterizzato dalla necessità irrefrenabile di muovere gli arti inferiori con movimenti periodici, unico apparente rimedio per trovare conforto al dolore che il paziente avverte alle gambe. Il movimento delle gambe provoca infatti un momentaneo sollievo e la temporanea scomparsa della percezione spiacevole.
In genere, questa patologia colpisce tra il 3 e il 9% della popolazione globale e, in misura nettamente superiore, ne sono affette le donne in un’età compresa tra i 35 e i 50 anni.
Si possono distinguere due categorie di sindrome delle gambe senza riposo: la prima tipologia di sindrome compare, in genere, prima dei 40 anni e tende a essere ereditaria; può addirittura insorgere durante l’infanzia e una volta manifestatasi persiste, tendenzialmente, per tutta la vita. Purtroppo, con il passare del tempo, i sintomi peggiorano gradualmente e si presentano con maggior frequenza.
La seconda forma di sindrome delle gambe senza riposo si manifesta più tardi, dopo i 40 anni e, di norma, non è determinata da componenti ereditarie. Questa patologia compare all’improvviso e i suoi sintomi, solitamente, non peggiorano con l’avanzare dell’età.
I pazienti affetti dalla sindrome delle gambe senza riposo faticano a spiegare in modo dettagliato i sintomi.
Sono spesso descritti come un formicolio o un brivido avvertito alle gambe, che determina un bisogno incontenibile di muoverle. Questi impulsi sembrano avere origine dal profondo delle gambe; generalmente, colpiscono entrambi gli arti, anche se può accadere che si avvertano solo a una gamba o che possano essere più forti in uno specifico lato.
Di sera, ma soprattutto durante la notte, queste sensazioni si fanno più intense: l’individuo infatti avverte maggiormente questo fastidio nei momenti di inattività come, ad esempio, quando si riposa da sdraiato: nel tentativo di alleviare questa sgradita sensazione si muove continuamente, andando incontro a insonnia.
La sindrome delle gambe senza riposo può impedire di prendere sonno o far svegliare ripetutamente durante la notte, compromettendo pertanto la qualità del vostro riposo. In questi casi può causare, quindi, un’eccessiva sonnolenza diurna che può rendere difficile la concentrazione nello studio e nel lavoro e può inoltre determinare depressione, improvvisi sbalzi d’umore o altri problemi di salute come l’ipertensione.
Prima di elencare le cause scatenanti e i fattori di rischio associati alla sindrome delle gambe senza riposo, è necessario evidenziare come oltre il 60% dei malati sia geneticamente predisposto a questa patologia: tuttavia, soprattutto nel caso della prima tipologia, non è possibile risalire alla causa scatenante.
Discorso differente riguarda la seconda forma di sindrome, quella che si manifesta in genere dopo i 40 anni: in questo caso, la causa principale pare sia la carenza di ferro a livello neurologico. Questo deficit può essere causato da diverse patologie che possono alterare il modo in cui questo minerale viene assimilato. Tra di esse ricordiamo: insufficienza renale, morbo di Parkinson, diabete e artrite reumatoide, amiloidosi, celiachia, insufficienza venosa, malattie della tiroide e patologie del rachide.
Sono stati identificati inoltre molteplici fattori di rischio che causano il manifestarsi di questa sindrome:
Le terapie suggerite comprendono sia rimedi naturali che farmacologici.
Alcune semplici modifiche dello stile di vita possono infatti essere utili per alleviare le forme più lievi della sindrome; al contrario i farmaci sono in grado di combattere i sintomi dei casi più gravi. Tuttavia, sono ancora in corso ricerche per mettere a punto terapie efficaci e non esiste una cura specifica per la sindrome delle gambe senza riposo.
Abitualmente non viene prescritto un farmaco unico a tutti i pazienti e possono essere necessarie diverse modifiche dei dosaggi per trovare la terapia più idonea. In molti casi un farmaco può risultare utile per un breve periodo, per poi perdere la sua efficacia.
Nel caso in cui la forma della sindrome sia meno intensa, si può ricorrere, invece, ad alcuni accorgimenti naturali capaci di diminuire nettamente i sintomi:
Ridurre lo stress e aiutare i muscoli delle gambe a scaricare la tensione durante la notte. Gioca un ruolo fondamentale riposare su materasso che vi garantisca il giusto comfort e sorregga al meglio le vostre gambe, evitando così delle posizioni che provochino pressione agli arti inferiori. Per alleviare la pressione alle gambe esistono una serie di supporti da utilizzare a casa che aiutano la muscolatura a rilassarsi, alleviando la pressione. Puoi ad esempio provare il Distanziale Arti Inferiori Tempur o il Cuscino Universale, particolarmente adatto anche alle donne in gravidanza.
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