La tecnologia è in continua evoluzione, negli ultimi anni si sono diffusi alcuni dispositivi in grado di monitorare la propria salute – dal conteggio dei passi effettuati al numero di calorie bruciate ogni giorno.
Fino a qualche anno fa, non avevamo alcun modo per analizzare la qualità e la quantità del nostro sonno; l’unico modo per capire quanto avevamo realmente dormito erano borse delle occhiaie sotto agli occhi e il numero di tazzine di caffè necessario a farci restare svegli e vigili.
Al giorno d’oggi esistono vari strumenti, dispositivi e applicazioni che possono aiutarci a monitorare il sonno.
Ma funzionano veramente? Quanto sono precise le informazioni che otteniamo? Ne abbiamo davvero bisogno? Tempur ha raccolto tutte le informazioni sui vari dispositivi per monitorare il sonno, vediamole insieme.
Gli sleep tracker sono dei dispositivi elettronici che permettono di monitorare i parametri relativi alla salute del tuo corpo e, in particolare, il nostro comportamento durante le ore di sonno.
Ne esistono di vari tipi, il più utilizzato è sicuramente il braccialetto da polso, disponibile in varie forme, dimensioni e colori, ma esistono anche dei sensori da applicare direttamente al materasso.
Tutti gli sleep tracker funzionano tramite applicazione da scaricare sullo smartphone o sul tablet; si sincronizzano automaticamente mostrandoci dati e grafici relativi alla quantità di tempo trascorso prima di addormentarci, alla quantità e qualità del nostro sonno, suddividendo tra sonno leggero e quello pesante.
La maggior parte dei dispositivi funziona grazie all’utilizzo di un piccolo sensore di movimento chiamato accelerometro che analizza i movimenti del corpo durante il sonno. In parole povere, attribuisce il movimento allo stato di veglia e l’immobilità allo stato dormiente.
Esistono alcuni modelli più avanzati che monitorano anche il battito cardiaco e la frequenza del respiro; per verificare la precisione del dispositivo e capire se rileva correttamente i momenti di sonno/veglia, prova a stare fermo e vedere cosa viene registrato!
Anche se il metodo utilizzato per estrapolare i dati può risultare rudimentale, questi sono in realtà abbastanza precisi e, per la maggior parte delle persone, le informazioni raccolte da questi smartwatch sono più che sufficienti per capire gli schemi del proprio sonno.
Lo specialista del sonno, il Dr. Christopher Winter, ci dà conferma di quanto appena detto: confrontando i risultati ottenuti dagli smartwatch con quelli delle tecniche avanzate di monitoraggio del sonno ha trovato risultati piuttosto simili.
Tuttavia, una critica riferita ad alcuni dispositivi e applicazioni è che il movimento del tuo partner può, a volte, attivare i sensori, che registreranno il movimento attribuendolo allo stato di veglia.
Il materiale Tempur dei nostri materassi si adatta alla forma del tuo corpo – morbido dove vuoi e fermo dove ne hai bisogno – il che significa che qualsiasi movimento verrà assorbito, offrendoti le condizioni perfette per dormire bene durante la notte e monitorare il tuo sonno!
Anche se i dati ottenuti da questi dispositivi risultassero precisi, come possono aiutarmi a dormire meglio?
Ad un livello molto basilare, ti aiuta a sapere quanto stai realmente dormendo.
Seppur trascorriamo molto tempo a letto, quanto di questo è in realtà sonno di qualità? Quanto tempo passiamo a letto prima di entrare nel sonno?
I dispositivi di monitoraggio del sonno e le applicazioni aiutano a registrare la quantità di tempo in cui si è effettivamente dormienti. Questo significa che è possibile apportare modifiche alla routine pre-letto o anticipare il momento in cui andiamo a coricarci, assicurandoci di dormire abbastanza.
Molti sleep tracker ti aiuteranno a monitorare la fase REM del tuo sonno che corrisponde alle ore di sonno profondo.
Si pensa che la fase REM del sonno sia la più importante in quanto, durante questa fase, il cervello organizza il lavoro e memorizza i ricordi della giornata. Le persone che non riescono ad entrare nella fase REM per un lungo periodo di tempo possono arrivare ad avere problemi psicologici.
Sapere i dettagli del tuo sonno e, soprattutto, del periodo che passi all’interno della fase REM, ti permette di adattare la tua routine, spostando o modificando l’orario in cui vai a letto o in cui ti svegli, per poter evitare l’interruzione di questa fase importante.
Non hai ancora una routine pre-letto? Vorresti imparare a regolare gli orari?
Ecco i nostri 7 consigli per migliorare la qualità del tuo sonno.
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