L’insonnia è un disturbo in costante aumento tra le persone di età compresa tra i 20 e i 30 anni: lo rivela uno studio pubblicato sul Sydney Morning Herald, che attribuisce la responsabilità di questo disturbo alla malsana abitudine di guardare il cellulare prima di dormire. Infatti, gli schermi retroilluminati di tablet, cellulare e pc non consentirebbero al nostro cervello di rilassarsi e predisporsi all’addormentamento nel modo corretto, alterando la corretta alternanza sonno-veglia.
Nota in America come JOMO (The Joy of missing out) – ossia gioia di perdersi qualcosa – nel resto del mondo sta prendendo sempre più piede il concetto di Digital Detox: come suggerisce il nome stesso, si tratta di una dieta digitale con cui ridurre il tempo e le energie spesi a scorrere la bacheca di Facebook e messaggiare, abbandonando le cattive abitudini della nostra alimentazione informatica come il binge-watching (guardare video online uno dopo l’altro) o l’hate speech (lasciare commenti negativi ai post altrui per il gusto di sminuire la sua persona).
Se fai fatica ad addormentarti o sospetti che la qualità del tuo sonno sia scarsa, dovresti riflettere sulla tua routine del sonno. Secondo una ricerca di Dscout, durante il giorno controlliamo le notifiche sul nostro smartphone oltre 2600 volte – oltre 5400 per i controllori di notifiche compulsivi. I dati di Deloitte affermano che molti di noi sono attivi sui Social Network e sulle chat dai loro mobile già 5 minuti dopo essersi alzati dal letto, e che la metà dei giovani tra i 18 e i 24 anni si sveglia in piena notte e dà un’occhiata allo schermo per vedere se ha ricevuto messaggi o chiamate. Insomma, la nostra giornata comincia con uno sguardo allo schermo e finisce con un conto salato di ore e ore trascorse online.
Gli esperti parlano di una vera e propria intossicazione digitale, che avvelena la nostra vita quotidiana con ripercussioni sulla produttività, sulla creatività e sulla serenità con cui affrontiamo la giornata. Per questo non sorprende che l’app Headspace, un’applicazione che ci obbliga a fare un digital detox da chat e social selezionati in un certo orario e ci aiuta a mantenere il focus ha guadagnato oltre 25 milioni di sterline dal lancio. Sia iOS che Android, inoltre, hanno inserito nei nuovi smartphone delle estensioni digital detox friendly, che mostrano all’utente i minuti trascorsi ad usare il cellulare e lo incoraggiano a spegnerlo dopo una fase di utilizzo prolungato. Alcuni di questi optional sono dotati di un meccanismo gratificante, garantendo un risparmio di acqua nei paesi poveri o un nuovo albero piantato ogni volta che l’utente riesce a non accendere lo schermo del telefono per un tot di tempo.
Se proprio non puoi evitare che il tuo smartphone ti accompagni in ogni momento, cerca di spegnerlo almeno quando sei tu a dover ricaricare le tue batterie a fine giornata. È infatti il momento di andare a dormire quello in cui l’intossicazione digitale produce gli effetti più dannosi, che si prolungano anche al tuo risveglio il giorno dopo, peggiorando in generale la qualità della tua vita. Lo schermo retroilluminato dei nostri dispositivi, infatti, è responsabile di tre effetti negativi che non ci permettono di dormire in modo sano e di godere di un riposo di qualità:
Se gli effetti collaterali da abuso di cellulare e tablet possono sembrare spaventosi, il risvolto positivo è che puoi liberartene e riconquistare il massimo della salute mentale e fisica. La soluzione è appunto la digital detox, un programma messo a punto da Forbes e molto popolare negli Stati Uniti.
La Digital detox consente, in pochi semplici passaggi, di eliminare la propria “dipendenza da smartphone” e riacquisire una qualità del sonno ristoratore. Ecco il programma:
Il digital detox comincia da piccoli gesti, come lasciare il telefono nello spogliatoio quando vai in palestra, spegnere il computer quando ti cucini una bella cena, e ignorare le notifiche quando prendi il caffè con un collega.
Tra i risvolti positivi di questa dieta c’è soprattutto la possibilità di dormire di nuovo in modo sereno e duraturo!
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