Vi siete mai chiesti se il materasso ha una data di scadenza? A differenza di quanto accade per altri oggetti di uso quotidiano – come ad esempio, lo spazzolino da denti – c’è una minore percezione della necessità di cambiare materasso per poter assicurare non solo un sonno ristoratore, ma anche e soprattutto poter riposare su un supporto pulito e libero da batteri. Scopriamo quindi insieme tutte le informazioni che devi sapere quando decidi di liberarti del tuo vecchio materasso, avendo un occhio di riguardo per l’ambiente.
Un recente studio condotto dalla North Carolina State University ha sottolineato come il materasso sia uno dei luoghi più “sporchi” di tutta la casa. I dati emersi riportano come il 35% dei batteri contenuti nel letto provengano dal corpo stesso di chi ci riposa. Se è vero che è possibile ovviare in parte a questo problema cambiando con una certa frequenza le lenzuola, tuttavia non si può dire lo stesso del materasso.
Oltre al contatto diretto con i batteri, esistono altri fattori che devono portavi a pensare che sia arrivato il momento di sostituirlo:
Per far durare più a lungo il proprio materasso e per garantire un sonno ristoratore per molti anni, sarà sufficiente attuare delle piccole attenzioni nei confronti di questo oggetto d’arredamento della camera da letto.
Prima di tutto si consiglia di utilizzare un coprimaterasso impermeabile: questo particolare lenzuolo è un prezioso alleato contro le macchie che potrebbero compromettere il supporto stesso, danneggiandolo in maniera spesso irreparabile; del resto, si sa, il materasso non va in lavatrice. Inoltre è opportuno arieggiare la stanza tra i 15 e i 20 minuti al giorno, lasciando scoperto il materasso possibilmente, in modo da migliorare la qualità dell’aria della stanza, rinfrescare le coperte e favorire la dispersione degli agenti patogeni.
Oltre a queste attività che possono essere svolte quotidianamente, se il materasso lo richiede, ricordate di girarlo per proteggerlo dall’usura (capovolgendolo in direzione testa-piedi). Soprattutto se dormite soli in un letto matrimoniale, capovolgendo il materasso, potrete godere di un supporto ottimale, anche a distanza di molti mesi dall’acquisto.
I materassi TEMPUR richiedono una manutenzione minima: non occorre girarli, poiché ogni materasso TEMPUR è composto da diversi strati interni studiati per darti il massimo comfort dormendo su un solo lato. Sarà quindi sufficiente, di tanto in tanto, invertire il lato testa-piedi. Scopri di più su come prenderti cura del tuo nuovo TEMPUR!
Infine, è opportuno sottolineare come sia fondamentale adagiare il materasso su una rete all’altezza delle proprie aspettative; infatti, anche se possedete un supporto per il vostro riposo nuovo di zecca, le doghe usurate potrebbero compromettere la qualità del vostro sonno e vanificare il vostro investimento. Ad esempio, le Reti TEMPUR sono studiate per offrire un supporto stabile e resistente e, grazie alla particolare struttura, garantiscono ottima ventilazione al materasso. Un aspetto fondamentale se dormi su un materasso in memory foam!
Una volta deciso di cambiare materasso, dovrete preoccuparvi di smaltire correttamente quello che vi ha accompagnato fino ad oggi: infatti questo genere di rifiuti deve essere depositato nelle apposite discariche affinché possa nuocere il meno possibile all’ambiente. Per legge questo oggetto è considerato “ingombrante” – anche se si tratta di quelli per i letti singoli – e di conseguenza, non potrete liberarvene riponendolo semplicemente all’interno di un cassonetto comunale.
Una prima soluzione è quella di contattare la società che si occupa dello smaltimento dei cosiddetti rifiuti ingombranti nella tua città e fissare un appuntamento per il ritiro. In alternativa, potrete recarvi in una delle isole ecologiche cittadine e riporre personalmente il vecchio materasso all’interno di queste apposite strutture. Se sarete fortunati, quello che per voi era un oggetto del quale liberarsi, diventerà il protagonista di un’opera d’arte realizzata da artisti che li riutilizzano in maniera creativa.
Una volta che il vecchio materasso è stato preso in gestione dalle realtà comunali competenti, viene prima di tutto ridotto di volume – cioè viene compattato – e, in un secondo momento, viene privato della parte metallica, come le molle, che sono totalmente riciclate. Il resto delle componenti viene riposto in una discarica, oppure è adibita alla realizzazione di impianti di termovalorizzazione.
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